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Con Creta Mente
Info
“Sentirsi, ricomporsi, reintegrarsi con l’argilla”
Descrizione
Il potere dell’argilla sta nella sua capacità di creare un contatto immediato e profondo, di collegarsi ai ricordi e alla memoria del modellatore. C’è un metodo per arrivare a questo stato che chiamiamo “Trasformazione e Forma”. Il lavoro con l’argilla è in grado di focalizzare e radicare il modellatore, di attirare alla sua attenzione e di trasmettergli una sensazione di esistere (attraverso il sentire). Attraverso il lavoro dell'argilla proponiamo un esperienza formativa che dalla sensazione arrivi all'emozione e dall'emozione al racconto di sè. Solo attraverso il rispecchiamento reciproco e la messa in comune dei vissuti che lo spazio artistico può divenire promotore di benessere personale e del buon funzionamento di un gruppo. Partendo dalle narrazioni suscitate dall'esperienze manipolatorie e creative con l'argilla , l'interpretazione condivisa creiamo un immaginario comune ,quelle urgenze tematiche che divengono il punto di partenza per la messa in scena attraverso le tecniche del teatro sociale di A.Boal di conflitti e temi della società di tutti i giorni, della realtà professionale di un gruppo di colleghi, di un gruppo di studenti. Con Creta Mente cerca di accostare un lavoro di sviluppo dell'immaginario personale rintracciando nel vissuto di ognuno dei temi ricorrenti , dei rispecchiamenti , delle questioni che possono divenire il punto di partenza per confrontarsi sulla comune condizione umana.
Metodologia
Lo spazio artistico è lo spazio del gioco simbolico , è infatti attraverso il gioco che il bambino inizia a donare agli oggetti della realtà , nuovi significati , nuove identità , trasformandoli in simboli. Lo spazio artistico è dunque come lo psicanlista D. Winnicott ha teorizzato il luogo per antonomasia dell’espressione dell’originalità dell’adulto, poiché Winnicot considera le esperienze culturali e creative dell’uomo come evoluzione di quelle prime esperienze transizionali e di gioco. Quello che avviene nello spazio traslato del laboratorio artistico ,è uno spostamento metaforico. Improvvisamente, un immagine, una musica, un movimento entrando in relazione con noi divengono simbolo poichè riescono a evocare la nostra condizione interiore, le danno una forma , una mappa, una rappresentazione che ci permette con in uno specchio di guardarci dentro restituendoci un frammento di noi , delle nostre emozioni,desideri,paure ,aspirazioni.E attraverso questi frammenti metaforici iniziamo a tessere una trama che unisce il confuso manifestarsi di questi stati interiori ( emozioni, ricordi, saperi, intuizioni) fino a generare un senso , una storia , un identità.