Teatro / Spettacoli / Quartieri di vita – Che sia l’ultimo compleanno di guerra
Quartieri di vita – Che sia l’ultimo compleanno di guerra
Scheda progetto
-
A cura di
Associazione Trerrote (Teatro, Ricerca, Educazione), Maestri Di Strada Onlus
Info
Il 4 dicembre 2018 Trerrote ha inaugurato "Quartieri di Vita", evento del Napoli Teatro Festival organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival e con la direzione artistica di Ruggero Cappuccio che si è tenuto, fino al 20 dicembre, in vari teatri della Campania. Il Festival ha l’obiettivo di dare alle realtà coinvolte la possibilità di vivere nuovi percorsi di sperimentazione e ricerca, attraverso laboratori di teatro, danza, musica e arte, per esplorare le frontiere individuali e culturali, nel segno della condivisione e dell’inclusione sociale. L’associazione vi ha partecipato con uno spettacolo ispirato ai testi di Erri De Luca e alle testimonianze raccolte nel libro " Guerra Totale" di Gabriella Gribaudi; i ragazzi del gruppo di teatro – educazione hanno avuto la possibilità di incontrare Erri De Luca e di scegliere con lui di concentrarsi in particolar modo su un testo e due racconti: Morso di Luna Nuova, Il Giorno prima della Felicità, Tu/mio. Il ricavato di Quartieri di Vita è stato poi devoluto a sostegno dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale”.
Il laboratorio ha dato corpo e volto a quei ricordi e a quelle vite quasi sempre adolescenti che con il loro napoletano così teatrale, così “eduardiano” hanno saputo parlare ai nostri giovani attori che di quel secolo non conoscono che echi lontani e confusi. Giovani personaggi parlano a giovani e giovanissimi attori, raccontandogli le conseguenze di quella folle tracotanza, disprezzo dell’altro, culto della violenza che fu anche il fascismo con le sue leggi razziali. Il laboratorio, la cui cifra è stata l’ironia necessaria a resistere e reagire alle difficoltà della vita, è stato un modo per fare un’esperienza teatrale sia per i giovani adolescenti della periferia est che per i giovani studenti universitari nel campo dell’educazione e psicologia interessati al tema dell’educazione e dell’arte.
Le attività del gruppo si sono concentrate sull’intrecciare percorsi laboratoriali pensati per adulti e adolescenti con la sperimentazione, la diffusione e la ricerca continua di metodologie e pratiche di “Teatro-Educazione” nella convinzione che l’arte e la bellezza siano importantissimi propulsori per una rinascita del desiderio di crescita e partecipazione nelle persone che vivono in condizioni di marginalità. Il gruppo ha dunque aggregato attori, educatori, giovani e giovanissimi attorno al comune desiderio di “fare teatro”, generando – in periferia - un luogo di mistura intergenerazionale, inter-quartiere, interculturale capace di rivitalizzare un confronto antropologico sempre più difficoltoso e intrecciare visioni e pensieri differenti, apparentemente inconciliabili, entro una rete che crei legami nella città. Lo spazio teatrale è stato per l’associazione uno spazio di aggregazione, di cura, dove i giovani hanno trovato, come in una nave-scuola, un luogo dove sperimentare i propri talenti e condividere con adulti competenti e disponibili all’ascolto le proprie paure e i propri desideri.